Secondo l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, la qualità dell’aria presente all’interno delle nostre case influisce sulla nostra salute più di quanto faccia l’inquinamento riscontrabile fuori.
Si parla di eccessiva umidità dell’aria in casa quando il tasso è stabilmente superiore al 55% circa.
In case eccessivamente umide possono proliferare batteri, acari della polvere, muffe, funghi, allergeni e microrganismi, con possibili effetti negativi sullo stato di salute delle persone e degli animali che le abitano.
L’aria insalubre può essere la causa di tre tipi di problematiche:
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i 5 principali rischi per la nostra salute determinati dall’eccessiva umidità delle nostre case sono asma, infezioni alle vie respiratorie, tosse, dispnea e sindrome da stanchezza cronica.
Muffa, polvere e fenomeni di condensa possono avere effetti dannosi sull’apparato respiratorio, facendo insorgere, anche in soggetti sani, patologie e disturbi come la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), l’asma, respiro sibilante, tosse e dispnea.
Le muffe, in particolare quelle appartenenti a famiglie come l’Aspergillus Niger, Fumigatus, o Cladosporium, rappresentano un problema sanitario importante qualora diffondano nell’aria sostanze tossiche.
Allergie respiratorie
Quando le spore e le micotossine prodotte dalle muffe penetrano nell’organismo attraverso le vie respiratorie, facilitano nei soggetti più predisposti l’insorgere di allergie respiratorie, scatenando la reazione del nostro sistema immunitario.
I sintomi di queste allergie sono, ad esempio, raffreddore perenne, naso chiuso, tosse persistente e, talvolta, congiuntivite.
Asma e riniti
Se l’esposizione alle spore e agli allergeni non viene interrotta, tali sintomi possono aggravarsi fino a determinare patologie più gravi come asma e rinite.
Si stima che nei bambini circa il 13% delle asme croniche sia associato a cause riconducibili a un eccessivo tasso di umidità presente nelle abitazioni.
Aspergillosi e altre malattie polmonari
Alcune famiglie di muffe, come l’Aspergillus, producono spore più tossiche e pericolose che si insidiano nei polmoni provocando l’aspergillosi.
Questa malattia può colpire sia adulti che bambini e presenta sintomi come dispnea (difficoltà a respirare), iperattività bronchiale, emottisi (perdita di sangue dalle vie respiratorie), tosse produttiva, febbricola, malessere, perdita di peso e/o sintomi esacerbanti l’asma e fibrosi cistica.
I fenomeni allergici ed irritativi causati dai microrganismi che proliferano in ambienti troppo umidi non interessano solo le vie respiratorie.
Ad essere colpite sono principalmente le mucose, dove manca uno strato protettivo come quello costituito dalla pelle. Naso, occhi, bocca e orecchie sono le aree più vulnerabili ed esposte a reazioni allergiche e irritazioni.
Prurito e rossore, come nel caso delle congiuntiviti allergiche, sono i sintomi principali.
L’umidità in eccesso incide direttamente sulla qualità del nostro sonno.
Prima di addormentarsi il nostro corpo è naturalmente programmato per abbassare la sua temperatura interna. La presenza di un eccessivo tasso di umidità in camera da letto riduce la capacità del corpo di raffreddarsi, rendendo più difficile la fase di addormentamento.
Questo avviene perché l’umidità in eccesso impedisce l’evaporazione del sudore, il principale meccanismo utilizzato dal corpo per ridurre la temperatura interna: se il sudore non evapora la temperatura non si abbassa, così non riusciamo ad addormentarci e si hanno effetti di eccessiva sudorazione.
Mantenere i livelli ideali di umidità in casa (tra il 35% e il 55%) e rimuovere o prevenire le formazioni di muffa nelle nostre case sono accortezze fondamentali per prevenire molte delle patologie e degli stati di malessere che abbiamo descritto sopra descritti.
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