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Come distinguere i diversi tipi di muffa e individuare i più pericolosi?

Come distinguere i diversi tipi di muffa e individuare i più pericolosi?

Come nascono le muffe?

Le muffe sono microrganismi che appartengono alla vastissima famiglia dei funghi, agglomerati di miceli che possono assumere forme e colori diversi.

Le innumerevoli muffe presenti in natura liberano nell’aria spore microscopiche. Quando queste, in presenza della giusta temperatura e del giusto tasso di umidità, si posano su una superficie idonea, inizia la creazione di una nuova colonia: le spore si moltiplicano (diventano centinaia di milioni nell’arco di pochi giorni), in breve tempo possiamo osservare la creazione di puntini di muffa, le ife, e poi di agglomerati più compatti, i miceli.

Dove si forma la muffa?

Le nuove colonie di muffa si creano di norma in zone con le seguenti caratteristiche:

  • poco ventilate, dove le spore hanno modo di posarsi senza essere portate via da movimenti d’aria;
  • buie o comunque non esposte alla luce del sole che rappresenta un ostacolo alla proliferazione per la maggior parte delle muffe;
  • umide, perché il sottilissimo velo d’acqua che ricopre le superfici umide permette l’insediamento delle spore;
  • poco o non regolarmente pulite, perché la presenza di microrganismi e impurità rappresentano il nutrimento delle colonie di miceli.

Muffa o sporco?

Ora che sappiamo come e dove si formano le muffe, diventa più facile distinguerle da altre impurità come polvere, sedimenti e altre forme di sporco.

Se c’è riciclo d’aria, la zona è illuminata, non è umida e la puliamo abbastanza regolarmente, i depositi che vediamo non sono muffa.

Sappiamo anche che:

  • di norma la muffa non si forma su superfici metalliche, che invece sono soggette a ruggine e altre forme di corrosione;
  • l’intonaco sollevato e le efflorescenze di sali non sono muffe;
  • se la macchia viene via facilmente non era muffa, perchè la muffa tende a penetrare anche la superficie su cui vive;
  • se c’è puzza di muffa… è muffa! L’olfatto non mente, tutti noi sappiamo riconoscere l’odore di muffa.

La muffa è pericolosa? Come riconoscere i diversi tipi di muffa?

Se pensiamo che sia muffa dobbiamo subito intervenire. Anche se sembrano poco estese, nascoste e inerti, le muffe sono sempre pericolose. L’esposizione sistematica e prolungata alle spore che le muffe liberano nell’aria, è causa di allergie, disturbi e patologie più spesso di quanto si immagini. È importante imparare a riconoscere alcune delle muffe più inquinanti e pericolose.

Muffe tossiche

Si tratta di muffe che producono micotossine, agenti tossici che entrando in contatto con il nostro organismo possono comprometterlo a livello epatico, renale, neurologico e immunitario.

Stachybotrys Chartarum

Detta anche “muffa nera”, questo tipo di muffa di consistenza gelatinosa è considerata altamente tossica. Le sue micotossine (satratossina) possono causare un’ampia gamma di sintomi, anche in forma molto grave: problemi respiratori, infiammazioni cutanee, attacchi d’asma, affaticamento e confusione mentale, fino ad emorragie polmonari e collassi respiratori.

Di colore nero/verdastro, si sviluppa su materiali ricchi di cellulosa, come carta, cartone, libri e legno, ma anche cartongesso e carta da parati, oltre che su pareti e soffitti caratterizzati da forte umidità.

Muffe patogene/infettive

Sono muffe che, seppur generalmente innocue per individui in salute, possono provocare patologie e infezioni gravi o addirittura letali, in individui con un sistema immunitario debole o compromesso.

Aspergillus

Il genere Aspergillus comprende circa 200 tipi di muffa. Tre di queste sono particolarmente famose e diffuse.

  • Aspergillus fumigatus è la specie di aspergillus più diffusa in natura, prolifera nel suolo e nella materia organica in decomposizione. Crea colonie di colore verde delimitate da un contorno bianco.
  • Aspergillus flavus ha come terreno di crescita preferito la farina, il colore è giallo e produce delle micotossine pericolose sia per l’uomo che per gli animali.
  • Aspergillus niger, di colore nero, cresce sui muri umidi anche a fronte di tassi di umidità non eccessivamente elevati e per questo è tra le muffe più diffuse nelle abitazioni.

Anche se in genere queste muffe provocano soprattutto reazioni allergiche lievi, un’esposizione prolungata e costante alle loro micotossine può provocare l’Aspergillosi, una patologia dell’apparato respiratorio che può produrre effetti anche molto gravi, con sintomi simili a quelli di una polmonite, specie nei soggetti immunodepressi.

Penicillium

Questa muffa dal colore grigio verde si caratterizza per un’estrema rapidità di crescita. Prolifera all’interno delle pannellature isolanti, sulle superfici in legno, su moquette e tappezzerie. Può causare reazioni allergiche, infezioni ai seni nasali e infiammazioni polmonari.

Muffe Allergeniche

La sensibilità alle spore, alle ife o ai filamenti di esse che le muffe liberano nell’aria, varia da persona a persona. In soggetti ipersensibili, questi elementi diventano veri e propri allergeni, scatenando reazioni allergiche anche in forma grave.

Alternaria

Questa muffa, di colore grigio verde o marrone, prolifera principalmente al suolo, su piante, frutta e legno in decomposizione, ma anche in ambienti interni, su tessuti in ambienti umidi, su superfici interessate dall’umidità di condensa, all’interno dei filtri dei condizionatori d’aria in casa e in auto.

Molto diffusa in Italia, l’Alternaria si sviluppa con temperature comprese tra i 18° e i 32°C, con tassi di umidità superiori al 65%. Si diffonde in particolare durante il periodo estivo, provocando frequentemente dermatiti, attacchi d’asma ed altre reazioni allergiche come congiuntiviti e riniti.

Aureobasidium

Questa muffa si forma tipicamente sugli stipiti, l’intonaco e le carte da parati in prossimità delle finestre come effetto della condensa. Aureobasidium ha un aspetto maculato rosa e nero e può causare reazioni allergiche importanti.

Cladosporium

Questa muffa si presenta come un agglomerato di consistenza friabile di colore marrone/nero. Si forma soprattutto su prodotti derivati dalla cellulosa come la carta il cartone e il legno causandone il degradamento. Le sue spore causano allergie e hanno durante l’estate il loro periodo di maggiore diffusione.

Phoma

Di colore nero, questa muffa attacca spesso i muri nei punti più umidi della casa, come ad esempio nei bagni (lavandini, lavabi e box doccia) e al di sopra delle finestre, in corrispondenza dei cassonetti delle tapparelle, nelle intercapedini e nelle fughe.

Chetomium

Questa muffa si sviluppa nei muri fortemente interessati da infiltrazioni d’acqua ed è caratterizzata da un odore molto forte.

Fusarium

Il Fusarium è una muffa che prolifera in ambienti freddi e umidi, come le cantine, e prolifera su superfici contenenti cellulosa.

Se pensi di avere in casa una di queste muffe è bene intervenire subito!

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